
Questa grandine fa riflettere sul rapporto del genere umano con la Natura... noi stessi la modifichiamo ogni
giorno ed ella sempre più ne porta i segni e ci si rivolta contro in
grandiose ed agghiaccianti catastrofi naturali. Attenzione! La Natura va
rispettata, troppo ingenti, sono i danni che Le abbiamo inferto:
ci stiamo avviando ad una lenta fase di eclissi dell'umanità che porterà
ad un processo di autodistruzione se ognuno di noi non inizierà a rispettarla e onorarla. Abbiamo la
possibilità di sostare dinanzi ad un dirupo di montagna e, affascinati
ed attoniti al cospetto della sua maestosità, di goderne la sua vista e
lodarne lo stupefacente spettacolo, ma dobbiamo capire che le nostre scelte di tutti giorni fanno la differenza, dalla carta lanciata dal finestrino all'immondizia depositata e non raccolta dopo una nottata in spiaggia.
Gli Indios la chiamano Pachamama, madre terra, a ricordarci che la nostra vita è possibile solo grazie alla generosità della natura che ci mette a disposizione tutto ciò che serve per i nostri bisogni. L'aria per respirare, l'acqua per bere e lavarci, il cibo per nutrirci, il legname per costruirci una casa, i minerali per fabbricare tutti gli altri oggetti utili alla nostra esistenza. Ma oltre al corpo, la natura nutre anche il nostro spirito mettendoci a disposizione la bellezza dei paesaggi, i canti degli uccelli, l'odore dei fiori, la maestosità dei colori.
Gli Indios la chiamano Pachamama, madre terra, a ricordarci che la nostra vita è possibile solo grazie alla generosità della natura che ci mette a disposizione tutto ciò che serve per i nostri bisogni. L'aria per respirare, l'acqua per bere e lavarci, il cibo per nutrirci, il legname per costruirci una casa, i minerali per fabbricare tutti gli altri oggetti utili alla nostra esistenza. Ma oltre al corpo, la natura nutre anche il nostro spirito mettendoci a disposizione la bellezza dei paesaggi, i canti degli uccelli, l'odore dei fiori, la maestosità dei colori.
Nei
tempi passati anche in occidente si aveva venerazione per la natura. Ma
a partire dal '500 l'attenzione si e' concentrata sulla nostra
intelligenza. Scoprendoci capaci di inventare macchine, produrre
manufatti, comporre nuovi materiali, ci siamo montati la testa fino a
sentirci padroni del mondo. E se prima concepivamo la natura come una
realtà nella quale inserirci rispettando i suoi ritmi e i suoi cicli, ad
un tratto abbiamo pensato di poterla violentare per costringere lei ad
adattarsi alla nostra idea di progresso che rincorre il mito della
tecnologia, della velocità, della crescita. Cosi' la natura e' stata
squarciata, depredata, contaminata, cementificata.
Ma ora i nodi della nostra superbia stanno venendo tutti al pettine. Dopo due secoli di crescita ossessiva abbiamo dimezzato le foreste, depredato i mari, eroso una gran quantita' di suoli, alterato il clima, avvelenato l'aria, ridotto al lumicino una gran quantita' di risorse. E mentre stiamo raschiando il fondo del barile di molte materie prime non rinnovabili o scarsamente rinnovabili (petrolio, acqua, minerali rari) ormai ce la vediamo brutta anche per cio' che concerne le risorse rinnovabili
Se ognuno di noi ogni giorno facesse le scelte giuste si avrebbero piu risorse per tutti. Ghandi diceva: "Al mondo c'è abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti"
Ma ora i nodi della nostra superbia stanno venendo tutti al pettine. Dopo due secoli di crescita ossessiva abbiamo dimezzato le foreste, depredato i mari, eroso una gran quantita' di suoli, alterato il clima, avvelenato l'aria, ridotto al lumicino una gran quantita' di risorse. E mentre stiamo raschiando il fondo del barile di molte materie prime non rinnovabili o scarsamente rinnovabili (petrolio, acqua, minerali rari) ormai ce la vediamo brutta anche per cio' che concerne le risorse rinnovabili
Se ognuno di noi ogni giorno facesse le scelte giuste si avrebbero piu risorse per tutti. Ghandi diceva: "Al mondo c'è abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti"
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