Sabato abbiamo festeggiato il mio onomastico andando a vedere la rappresentazione teatrale "Fesso chi muore".
Quando una commedia in vernacolo barese parla di temi importanti come la vita e la morte, su chi è vivo ma non vive, su chi è morto dentro, su chi non ha mai avuto la voglia di vivere, di aggrapparsi, di resistere alle avversità della vita, alla morte è già un buon motivo per andare a vederla. Se poi a questo si aggiungono alcuni messaggi legati allo stile di vita dedito alla salute e al benessere allora si sposano bene con i miei principi. La ciliegina sulla torta è stata la presenza di attori come Pinuccio Sinisi che stimo molto da diversi anni, e la scoperta di attrici come Lilia Pierno e ci ha divertito e emozionato con le sue interpretazioni e gag in dialetto di "Canaus" (Canosa di Puglia).
Il messaggio della rappresentazione è stato chiaro e molto efficace: è fesso chi non riprende a camminare senza fretta, a gustarsi i momenti belli che la vita offre a tutti noi, a chi non si ferma ad ammirare la bellezza che c’è in un tramonto, alla tenerezza di un sorriso di un bambino.
La rappresentazione è un invito a vivere, perché la vita merita di essere vissuta.
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